accadde oggi
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accadde domani
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Article 2
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aria nuova.vai Sardegna
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questo è amore. quello vero
A casa 867 lavoratori
L'azienda ha annunciato la cassa integrazione per lo stabilimento di San Sisto. I sindacati hanno indetto 8 ore di sciopero e hanno chiesto l'attivazione dei contratti di solidarietà e un nuovo piano di sviluppo
L'azienda ha annunciato la cassa integrazione per lo stabilimento di San Sisto. I sindacati hanno indetto 8 ore di sciopero e hanno chiesto l'attivazione dei contratti di solidarietà e un nuovo piano di sviluppo
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Кто боится штаны-бесплатно?
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Sergio Endrigo - Il Soldato di Napoleone
Testo di Pierpaolo Pasolini Musica di Sergio Endrigo
Addio, addio Casarsa vado via per il mondo
Lascio il padre e la madre vado via con Napoleone
Addio vecchio paese, addio giovani amici
Napoleone chiama la meglio gioventù
Quando si alza il sole al primo chiaro del giorno
Vincenzo col suo cavallo di nascosto se ne è partito
Correva lungo il Tagliamento e quando suona mezzodì
Vincenzo si presenta a Napoleone
Come furono passati sette mesi sono in mezzo al ghiaccio
A conquistare la Russia perduti e abbandonati
Come furono passati sette giorni sono in mezzo al gelo
Della grande Polonia feriti e prigionieri
Spaventato il cavallo, fuggiva per la neve
E sopra aveva Vincenzo che ferito delirava
Gridava fermati cavallo, ferma, fermati ti prego
Che è ora che ti dia un mannello di fieno
Il cavallo si ferma e con l’occhio quieto buono
Guarda il suo padrone che ormai muore di freddo
Vincenzo gli squarcia il ventre, la sua baionetta
E dentro vi ripara la vita che gli avanza
Susanna con suo padre passa di lì sul carro
E vede il giovincello nei visceri del cavallo
Salviamolo padre mio questo povero soldato
che muore nella Polonia caduto e abbandonato
Chi siete bel soldato venuto da lontano
Sono Colussi Vincenzo un giovane italiano
E voglio portarti via appena sarò guarito
Perché nel petto con gli occhi mi hai ferito
No, no che non vengo via perché mi sposo questa pasqua
No, no che non vengo via perché a pasqua sarò già morta
La domenica degli ulivi piangevano tutti e due
E l’uno e l’altra a piangere si vedevano di lontano
Il lunedì santo si vedono nell’orto
E si danno un bacio come due colombi
Il giovedì santo che nascono rose e fiori
Scappano dalla Polonia per saziare l’amore
La domenica di pasqua che tutto il mondo canta
Arrivano innamorati in terra di Francia
La domenica di pasqua che tutto il mondo canta
Arrivano innamorati in terra di Francia.
Lascio il padre e la madre vado via con Napoleone
Addio vecchio paese, addio giovani amici
Napoleone chiama la meglio gioventù
Quando si alza il sole al primo chiaro del giorno
Vincenzo col suo cavallo di nascosto se ne è partito
Correva lungo il Tagliamento e quando suona mezzodì
Vincenzo si presenta a Napoleone
Come furono passati sette mesi sono in mezzo al ghiaccio
A conquistare la Russia perduti e abbandonati
Come furono passati sette giorni sono in mezzo al gelo
Della grande Polonia feriti e prigionieri
Spaventato il cavallo, fuggiva per la neve
E sopra aveva Vincenzo che ferito delirava
Gridava fermati cavallo, ferma, fermati ti prego
Che è ora che ti dia un mannello di fieno
Il cavallo si ferma e con l’occhio quieto buono
Guarda il suo padrone che ormai muore di freddo
Vincenzo gli squarcia il ventre, la sua baionetta
E dentro vi ripara la vita che gli avanza
Susanna con suo padre passa di lì sul carro
E vede il giovincello nei visceri del cavallo
Salviamolo padre mio questo povero soldato
che muore nella Polonia caduto e abbandonato
Chi siete bel soldato venuto da lontano
Sono Colussi Vincenzo un giovane italiano
E voglio portarti via appena sarò guarito
Perché nel petto con gli occhi mi hai ferito
No, no che non vengo via perché mi sposo questa pasqua
No, no che non vengo via perché a pasqua sarò già morta
La domenica degli ulivi piangevano tutti e due
E l’uno e l’altra a piangere si vedevano di lontano
Il lunedì santo si vedono nell’orto
E si danno un bacio come due colombi
Il giovedì santo che nascono rose e fiori
Scappano dalla Polonia per saziare l’amore
La domenica di pasqua che tutto il mondo canta
Arrivano innamorati in terra di Francia
La domenica di pasqua che tutto il mondo canta
Arrivano innamorati in terra di Francia.
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Article 0
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.....
- Verità vo' cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei va in .....streaming
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quasi ci siamo
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Francesco Di Giacomo
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Moby Dick
Grande Moby Dick, dove saranno tutti gli amanti che hai
dolce Moby Dick, nessuno ti ha baciata mai.
Grande Moby Dick, regina madre segui le stelle che sai
non fidarti della croce del sud, la caccia non finisce mai.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna
Chi impazzì dietro a te non tornò mai più.
La sorte corre nella tua scia colpo di coda e vola via.
E danzerai sopra una stella marina
e danzerai colpendo al cuore la luna
Moby Dick, bada a te se t'innamorerai.
E vola via colpendo al cuore la luna
Chi impazzì dietro a te, non tornò mai più.
Non fidarti della croce del sud, la caccia non finisce mai.
Dormi Moby Dick, spegni le ali e dormi sicura se vuoi
tanto i cavalieri del Santo Graal, non ti raggiungeranno mai.
E vola via sopra un vascello fantasma
e vola via verso una terra promessa
Moby Dick bada a te se t'innamorerai.
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R:I:P
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ci siamo .. quasi .fuochino fuochino
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a spiar la primavera
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Article 2
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Article 1
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Accadde oggi
28 febbraio 2005-
muore Mario Luzi- uomo. poeta
Aprile . Primizie del deserto .1951
Il pensiero della morte m'accompagna
tra i due muri di questa via che sale
e pena lungo i suoi tornanti. Il freddo
di primavera irrita i coloni,
stranisce l'erba, il glicine, fa aspra
la selce; sotto cappe ed impermeabili
punge le mani secche, mette un brivido.
Tempo che soffre e fa soffrire, tempo
che in un turbine chiaro porta fiori
misti e crudeli apparizioni, e ognuna
mentre ti chiedi che cos'è sparisce
rapida nella polvere e nel vento.
Il cammino è per luoghi noti
se non che fatti irreali
prefigurano l'esilio e la morte.
Tu che sei, io che sono divenuto
che m'aggiro in così ventoso spazio,
uomo dietro una traccia fine e debole!
E' incredibile ch'io ti cerchi in questo
o in altro luogo della terra dove
è molto se possiamo riconoscerci.
Ma è ancora un'età, la mia,
che s'aspetta dagli altri
quello che è in noi oppure non esiste.
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e dà principio. E quando
chi soffre o langue spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci di lontano,
e in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
muore Mario Luzi- uomo. poeta
Aprile . Primizie del deserto .1951
Il pensiero della morte m'accompagna
tra i due muri di questa via che sale
e pena lungo i suoi tornanti. Il freddo
di primavera irrita i coloni,
stranisce l'erba, il glicine, fa aspra
la selce; sotto cappe ed impermeabili
punge le mani secche, mette un brivido.
Tempo che soffre e fa soffrire, tempo
che in un turbine chiaro porta fiori
misti e crudeli apparizioni, e ognuna
mentre ti chiedi che cos'è sparisce
rapida nella polvere e nel vento.
Il cammino è per luoghi noti
se non che fatti irreali
prefigurano l'esilio e la morte.
Tu che sei, io che sono divenuto
che m'aggiro in così ventoso spazio,
uomo dietro una traccia fine e debole!
E' incredibile ch'io ti cerchi in questo
o in altro luogo della terra dove
è molto se possiamo riconoscerci.
Ma è ancora un'età, la mia,
che s'aspetta dagli altri
quello che è in noi oppure non esiste.
L'amore aiuta a vivere, a durare,
l'amore annulla e dà principio. E quando
chi soffre o langue spera, se anche spera,
che un soccorso s'annunci di lontano,
e in lui, un soffio basta a suscitarlo.
Questo ho imparato e dimenticato mille volte,
ora da te mi torna fatto chiaro,
ora prende vivezza e verità.
La mia pena è durare oltre quest'attimo.
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Tozeur
Aboul-Qacem Echebbi nato a Tozeur in Tunisia
scrisse agli inizi del 1900 la poesia
Ela Toghat Al Alaam - "Ai Tiranni del Mondo".
Nella sua poesia, il giovane poeta denuncia i crimini del colonialismo francese -
O Tiranno oppressore Amico della Notte ,Nemico della Vita
Hai preso in giro un popolo impotente
Mentre la tua mano è macchiata del suo sangue
Sciupi la magia dell'esistenza
E semini le spine della disgrazia nelle sue alture.
Piano! Non ti ingannino la primavera,
la chiarezza dell'aria e la luce del giorno .
Nell'orizzonte vasto, c'è l'orrore della notte,
Il rombo del tuono
e le raffiche di vento .
Attenzione! Sotto la cenere, ci sono le fiamme
Colui che pianta spine raccoglie ferite
guarda laggiù dove hai mietuto teste umane e i fiori della speranza
e hai inghiottito di sangue, il cuore della terra e l'hai abbeverato di lacrime fino all'ebbrezza
O Tiranno oppressore
l fiotto, torrente ti brucerà
Il fiotto, torrente di sangue
e il temporale cocente ti divorerà.
scrisse agli inizi del 1900 la poesia
Ela Toghat Al Alaam - "Ai Tiranni del Mondo".
Nella sua poesia, il giovane poeta denuncia i crimini del colonialismo francese -
ألا أيها الظالم المستبد
حبيب الظلام عدو الحياه
سخرت بأنات شعب ضعيف
و كفك مخضوبة من دماه
و سرت تشوه سحر الوجود
و تبذر شوك الاسى في رباه
سخرت بأنات شعب ضعيف
و كفك مخضوبة من دماه
و سرت تشوه سحر الوجود
و تبذر شوك الاسى في رباه
حبيب الظلام عدو الحياه
سخرت بأنات شعب ضعيف
و كفك مخضوبة من دماه
و سرت تشوه سحر الوجود
و تبذر شوك الاسى في رباه
سخرت بأنات شعب ضعيف
و كفك مخضوبة من دماه
و سرت تشوه سحر الوجود
و تبذر شوك الاسى في رباه
O Tiranno oppressore Amico della Notte ,Nemico della Vita
Hai preso in giro un popolo impotente
Mentre la tua mano è macchiata del suo sangue
E semini le spine della disgrazia nelle sue alture.
Piano! Non ti ingannino la primavera,
la chiarezza dell'aria e la luce del giorno .
Nell'orizzonte vasto, c'è l'orrore della notte,
Il rombo del tuono
e le raffiche di vento .
Attenzione! Sotto la cenere, ci sono le fiamme
Colui che pianta spine raccoglie ferite
guarda laggiù dove hai mietuto teste umane e i fiori della speranza
e hai inghiottito di sangue, il cuore della terra e l'hai abbeverato di lacrime fino all'ebbrezza
O Tiranno oppressore
l fiotto, torrente ti brucerà
Il fiotto, torrente di sangue
e il temporale cocente ti divorerà.
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I Treni di Tozeur
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Accadde ieri
2 Marzo 1964
Quando nacque in Argentina dalla matita di Quino
per una ditta di elettrodomestici,
aveva già sette anni.
piccola , nera, cattiva, arrabbiata e rivoluzionaria,
In questi giorni compie 50 anni .
Auguri splendida Mafalda
Mafy,noi lo chiediamo a te . A quando il parlamento senza stronzi?A quando la regione Sardegna con la Giunta ? dopo 20 giorni stanno ancora facendo lo spoglio delle schede. Spiegaci come dobbiamo fare
Quando nacque in Argentina dalla matita di Quino
per una ditta di elettrodomestici,
aveva già sette anni.
piccola , nera, cattiva, arrabbiata e rivoluzionaria,
le caviglie grosse la bocca a ciabatta e un cespuglio di capelli neri sulla testa
In questi giorni compie 50 anni .
Auguri splendida Mafalda
Mafy,noi lo chiediamo a te . A quando il parlamento senza stronzi?A quando la regione Sardegna con la Giunta ? dopo 20 giorni stanno ancora facendo lo spoglio delle schede. Spiegaci come dobbiamo fare
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Accadde oggi.
Bologna, 5 marzo 1922
... el vuelo! el vuelo! el vuelo!
A. Machado
A Casarsa nasceva, un giorno, il sole:
e io dov'ero? Nella schiuma lieve
iridata del sonno, con il cuore
dentro un soave bozzolo di luce,
volavo. Estasiato, senza ali,
volavo a mezza strada tra la terra
e il cielo, volavo nella luce
delle campagne illuminate in sogno.
Scartafaccio 1948
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...donne nate di Marzo
Marzo |
Marzo: nu poco chiove e n'ato ppoco stracqua torna a chiòvere, schiove; Ie 'o sole cu ll'acqua. |
Mo nu cielo celeste, mo n'aria cupa e nera, mo d''o vierno 'e 'tempeste, mo n'aria 'e Primmavera. |
N'auciello freddigliuso aspetta ch'esce o sole, ncopp''o tterreno nfuso suspirano 'e viole... |
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Paolo Fresu Quintet : "Chiaro"
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....SEI GRADI Radio tre
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